Mentre voi

Mentre voi andate al mare vi vedo con le vostre brave macchinine, gasolina alle stelle, il gommone a noleggio, sdraio e ombrellone al lido a 20 euro e c’è chi per farsi quei venti euri deve lavorare molto più di voi, 3 ore magari piegata sotto i mobili di casa vostra a togliere la vostra merda mentre siete in vacanza.

Mentre voi andate al mare crema abbronzante occhiali da sole telo da mare quegli uomini di pelle scura vanno e vengono sulla spiaggia per spedire la vostra elemosina in un’altra parte del mondo e mandare bambini a scuola, sfamare famiglie, costruire case.

Mentre voi guardate la vostra finale di partita milionaria seduti a semicerchio nei campeggi, nelle piazze, nei baretti le vedo quelle donne dalle finestre aperte per l’afa intente ad assolvere lavori di cura senza un minimo di riconoscimento.

Mentre voi andate al mare imbellettati profumati e fate girare l’economia io li vedo i cani abbandonati sulla strada a 4 corsie e ovunque mi aggiri c’è odore di carcasse di animali morti.

Sotto questo sole la morte e la putrefazione pare che la sento solo io, gli altri hanno il naso tappato.

Ebbene sì, ho rimandato questo post per molto tempo ma ormai il bubbone è alquanto sozzo e in suppurazione. Non vi frequento più ormai da tempo né voi borghesi né voi dei “movimenti” perché francamente mi date la nausea. Non vi sopporto più coi vostri discorsi sul lavoro, sulla fidanzata, sulla casta che votate perennemente o viceversa sull’operaio o sulla badante che pulisce il culo a vostro nonno in nero che sì, “questa gente” sarebbe anche da difendere, se non fosse che sono poco rivoluzionari e pensano solo ai soldi.

Andate a fare in culo, preferisco mille volte fare discorsi mediocri sul tempo con l’ubriacone di paese piuttosto che guardare le vostre fotografie in bianco e nero scattate al campo rom. Fuori dalla mia vita, voi e i vostri pregiudizi del cazzo su chi non guarda la tv perché sarebbe radicalchic o non fa mille altre cose imposte dal sistema poi quando uno scemo vi chiede quanto pagate di Enel cadete sempre dalle nuvole.

E tutti voi con la laurea in mano fate molto prima a smettere di strabuzzare gli occhi se la compagnia di una donna con la quinta elementare che linka cuoricini su facebook è mille volte più piacevole della vostra: l’incultura didattica provoca solo lo sbocco ma ne siete talmente intrisi che non ve ne rendete proprio conto.

E’ giunta l’ora di ammettere le proprie intolleranze, il proprio razzismo, i propri limiti, è giunta l’ora di rendersi conto di quanto il mondo sia diviso in classi e di decidere da che parte stare dopo aver compreso e accettato che ormai da anni si è usciti da certi giri e non c’è più modo di rientrarvi.

Non si torna indietro, i nemici veri siete voi e il termine “integrazione” adesso è chiaro e definitivo che è stato creato per gente che non ce la fa più a reggervi.

E stavolta il video non ce l’ho, ce l’ha retroguard1a e tanto è lo stesso.

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