L’omino bianco

Ah, quei buoni e bei consigli della zia Jo, un po’ ne sentivo la mancanza.

Mi è giunta all’orecchio la voce che nei prossimi giorni il papa andrà in Germania e fin qui, ognuno è padronissimo di andare un po’ dove cacchio gli pare. Purtroppo la notizia della visita papale NON sta facendo il giro dei media italiani anche se a una prima occhiata potrebbe sembrare diversamente: puah, la solita censura, nasconderci questo fondamentale avvenimento per la vita di tutti noi è proprio un colpo basso!

Ad agosto era stato in Spagna, solite cose e un po’ di noia: polizia che manganella i manifestanti, sprechi di milioni di euro, filippiche contro i gay e l’aborto. Vabbè, chedduepalle.

Secondo me il papa dovrebbe occuparsi anche di qualcos altro, e mica sempre e solo degli stessi argomenti: ho cercato in giro e ho scoperto che ci siamo veramente ridotti all’osso sui temi che non ha trattato finora, praticamente ha parlato di qualunque cosa fuorché di ciò di cui si dovrebbe occupare un papa, ossia di questioni spirituali.

Vado quindi a suggerire (modestamente, com’è nel mio carattere compito) qualche argomento per i prossimi discorsi ai papa boys o alle papi girls:

-La meccanica dei fluidi. Trovo che non occuparsi di questo affascinante universo sia una grave lacuna da parte di Natzinger, se non fossi così modesta pretenderei le sue scuse. I vasi comunicanti, il principio di Archimede, il teorema di Bernoulli: io non so un’emerita cippa della questione e credo che si possa aprire tranquillamente un dibattito tra la legge di Torricelli e il dogma della transustanziazione. Quantomeno ci si può provare.

-Cosa ne pensa la Chiesa Cattolica Apostolica del french alle unghie? A me non piace granché, quello sui piedi poi lo trovo orribile, mi chiedevo se per i cattolici praticanti sia meglio lo smalto opaco o coi brillantini, e poi la forma dell’unghia è altrettanto fondamentale: come la facciamo, quadrata o arrotondata? Non è che poi Dio se la piglia a male se uso la lima di cartone, vero? E’ un tale permaloso..Finora c’è stato il silenzio totale da parte delle gerarchie Vaticane su questo tema, non posso più vivere senza sapere cosa ne pensano.

-La potatura degli olivi. Visto che l’olivo è il simbolo della pace (vedi  Bibbia alla voce “arca di Noè”-“colomba”) e lo si ritrova spesso nella simbologia cristiana sarebbe utile se Benedetto Decimosesto ci dicesse se è abbastanza cristiano spennarne le piante anche per la domenica delle palme e venderle a tot euri al ramoscello. Ne desumo che la potatura secondo Santa Romana Chiesa vada fatta in primavera e questo va a cozzare con gli agronomi che raccomandano invece la potatura in inverno o comunque prima della ripresa vegetativa. Il solito scontro scienza/religione insomma, su cui vorremmo un’illuminazione.

-Le perette anali. Ecco, visto che di solito il papa si occupa di argomenti che si trovano nelle mutande mi chiedo se si sia dimenticato di certi fastidiosi problemini di evacuazione (leggi: stitichezza) legati indissolubilmente al buco del culo. La posizione di fianco o a 90° è certamente peccaminosa per non parlare dell’inserimento nell’orifizio della peretta, causa potenziale di pensieri libidinosi. Possiamo rubricare questa pratica nella sezione “atti impuri” quando andiamo a confessarci? Oppure dobbiamo evitarne l’uso per non cadere in tentazione nonostante fave di fuca e la dolce euchessina non abbiano funzionato affidandoci alla Provvidenza anche se non riusciamo a cagare da una settimana?

Questi sono i miei suggerimenti e potrebbero venirmene in mente anche altri (sforzandomi), per cui ho una proposta per il papa: licenzi quella PALLA UMANA che lo aiuta a scrivere i discorsi e assuma me, che tanto sono disoccupata e che gli ravvivo l’ambiente.

Mi raccomando: contratto regolare, assicurazione, ferie pagate. E voglio anche le babbucce di Prada.

Non facciamo scherzi, Ratzy.

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Una risposta a L’omino bianco

  1. dlsan scrive:

    hahahaha!!!
    Chapeau, Jo!
    :°D

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