Stiamo giù

Perché sono giorni che non va via dalla mia testa, anzi, sono anni che non riesce ad uscire fuori dalle pareti del mio cervello, a centinaia di metri di profondità. E comunque vada nada retromarcia.

Quilo:
Ci da gherramos ci da ghettamos abascio sempre sotto sto come minatore scavo
ajò calamos ci da gherramos aunde su sole no splende de asutte e terra battagliero combatto stando sotto mando no comando espando rime sotto ma la cavesa vado alzando sotto ma me sto pesando prendendo vado capendo che se sto qui giù socio non dipendo nè mi arrendo
schivo non mi fido di chi mi vende luce luce in cambio di bucce la mia voce produce brace
sotto più sotto aunde la pressione schiaccia predator notturno capocaccia nella giungla sarda
vendo cara la pellaccia di sa razza gente vera che non porta maschere nella bisaccia
monteponi dò profondi suoni dal mio giacimento semos torrados ma de astuta chentos e chentos

Rit.:
Stiamo giù noi vogliamo stare giù
qui giù saremo sempre di più
il nostro fuoco brucia ancora e tu
(cala nel loco asutta dove nos gherrammos)

Quilo:
No fiacco nel mio tunnel intacco spacco pietre stacco macino masso dal basso trapasso ajò che zacco
come toro escavatore da saia da sa galleria compressore reattore nitro nel micro denso come piombo estraggo dal mio pozzo estamos in ndunu mondo ca no tiene sogno
semos a sa lotta lotta de chini no sopporta serrara sa porta d’ogna borta postusu in forca
comunque vada nada retromarcia si marcia inoghe tengu s’istrale ca sferro e squarcia sa oghe d’ogna di su hento accreschidi sa forza
io sono il vento e non la foglia morta
cherosene nelle vene no catene mi si preme ma non mi si tiene nella cava la mia sede
scompaio riappaio ajò tostado come acciaio djnike indio quilo raio bruciano come focolaio

Raio:
Guarda dall’alto verso il basso l’isolano giù sulcitano meridiano giù parallelo che sai tu
no fusorario ma c’è distacco steccato attacco stecco da stacco lasciati soli con il picco
chiusi a stucco de skurriamento non si habla vivimos con hermanos cun frades in cambarada lassami a basciu
non mi tokkisi io vivo terra terra voglio restare così
striscio coi gomiti nel fango stimo il mio rango tengo ramengo de dinastia de sardo-ispano m’espando
finchè quaggiù saremo sempre di più io tingo incingo rimango sempre giù apprendo mai da su
su c’è il punto che ondeggia giù c’è la base ferma le fondamenta c’è chi ti tiene la questione salda
finchè saremo una tribù de nada passe-partout staremo giù con la mentalità fissa a tabù.

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