Patologie

“Non ho il diritto di portare un messaggio agli altri quando non c’è messaggio nella mia anima. Non ho il diritto di parlare di libertà poiché sono diventata una schiava abbietta in  amore.”
(Emma Goldman, lettera a Ben Reitman)

Memoria
Si dice della memoria degli elefanti, della nostra non si dice nulla. Per fortuna.
Ricordare le precise sensazioni a distanze siderali, eventi insignificanti, minutaglia trascurabile conficcata nella mente fin nei più piccoli dettagli. Scordare il vostro numero di telefono e no, che lavoro fate non me lo ricordo anche se me l’avete detto 20 volte, ficcatevela nel culo la vostra carta d’identità, la memoria non passa attraverso certe scorciatoie.
Io posso ricordare quello che mi avete fatto in quel lontano giorno pieno di sole e quanto mi ha fatto male ogni singola parola ma dimentico sempre di venirvi a trovare, di starvi vicino: la memoria è selettiva quando si tratta di covare rancore. E la passione per la storia e per le pieghe  degli avvenimenti è una febbre senza pace, sempre a rovistare come un ratto nell’immondizia a tentare di far risalire le verità perché una non è abbastanza, non è sufficiente a calmare  un fuoco che divora.
E tu che volti pagina in gran velocità che errore che fai a buttare via tutti questi preziosissimi ricordi: meglio, molto meglio fare come me e contemplarli, conservarli come un sacro custode fissando il nulla.

L’attivismo
Sono malata di attivismo. Anche quando non è il caso, anche quando vai a fare la cacca o dormi ti gratti l’attivismo e ti si torce la panza. Esplode sempre il maledetto bubbone, nei momenti più impensati, nelle occasioni peggiori, quando non dovresti: non riesci a contenerlo, è impossibile da arginare.
Ogni volta che fingi pause e mediti riflessioni ti accorgi di stare cospirando in contemporanea, non riesci ad aggirare in nessun modo la tua cazzo di malattia. Maledetta.
E tu non lo sai dove ti porterò, leggo la paura nei tuoi occhi di madre e sposa bambina, terrore di te e di ciò che stai tirando fuori di te stessa perché gente come me non ne hai conosciuta mai.
Non riuscendo a curarmi agito spettri di rivoluzioni, rivolte e consapevolezze nuove per puro disprezzo.

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3 risposte a Patologie

  1. Lyl scrive:

    “Je continuerai à écrire. J’écrirais même si on m’enterrait. J’écrirais sur les murs, si on me confisquait crayons et papiers. J’écriai par terre, sur le soleil et sur la lune.”

    http://www.babelmed.net/Pais/M%C3%A9diterran%C3%A9e/portraits_de.php?c=7361&m=34&l=fr

    <3

  2. anarcofem scrive:

    Mmmm…Arwen? 🙂

  3. Mystery scrive:

    Porque nessuno frega Jesus!!!! Ciao zia!!!!!

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