Mentre mezza Italia si occupa di rituali africani legati indissolubilmente alla minchia avvizzita di un vecchio premier bavoso con problemi di prostata, mentre tra risate sguaiate e volgari si citano espressioni sconosciute attribuite al continente-nero-paraponziponzipò che definiscono il sesso anale violento, mentre gli italioti occidentalisti si beano di ignoranza e pregiudizi sull’Africa che ormai per tutti è la Frica (visto che la parola “fica” viene cammuffata allora…FICA-FICA-FICA-FICA-FICA), io invece mi imbatto casualmente in cose belle a me sconosciute che vengono proprio da quella parte di mondo, più precisamente dalla Costa d’Avorio (Paese d’origine) e dal Mali, Paese dove questo artista ha deciso di esiliarsi volontariamente.
Tiken Jah Fakoly canta contro i leader africani manovrati dalla politica occidentale, si fa portatore di una voglia di rivoluzione nuova, dà voce agli strati più bassi della società ivoriana, agli oppressi e ai discriminati dalle politiche razziali. Consapevole che la musica sia uno strumento universale, si esprime in maniera diretta e semplice con strumenti che attingono alla tradizione dell’Africa Occidentale.
Guardando il video su youtube mi rendo conto che i commenti sono sicuramente molto meno numerosi rispetto a certi video che circolano negli stessi Paesi e che possiamo tranquillamente definire la copia afro di certi video neomelodici napoletani, segno che in qualunque parte del mondo ti trovi la maggioranza è conquistata dagli imbecilli e gli innovatori sono sempre i soliti 4 gatti.
Questo pezzo contro le mutilazioni genitali femminili si intitola “Non à l’excision”, mi vergogno anche a farne una traduzione poiché il video spiega benissimo tutto. Il testo lo trovate qui. Buon ascolto.
…………….ci stanno fottendo con il nostro benestare, ormai i giovani sono tutti viziati e se ne fregano di tutto ,basta che hanno il cellulare o possono andare su internet ,ma solo sul social network dove si scrivono solo stupidaggini ,sono ignoranti e non conoscono la propria storia perchè nessuno gli e la insegngnata.
I genitori sono rinchiusi in uffici e troppo occupati a comprare i loro status symbol il \SUV\, puoi non mangiare ,ma Devi avere il SUV o la macchina sempre lucida.
Ci siamo ingabbiati da soli… Probabilmente ho contribuito anch’io…..
“Mentre mezza Italia si occupa di rituali africani legati indissolubilmente alla minchia avvizzita di un vecchio premier bavoso con problemi di prostata” che immagine triste e vera, è proprio così.
La canzone è molto bella.