Women Are Heroes

Come qualcuno già saprà la zia Jo nutre grande stima e ammirazione nei confronti di ciò che viene comunemente definita Street Art o arte di strada, per coloro che la esercitano, per le pratiche e i messaggi ad essa connessi e le tecniche più disparate che comprende.

Uno dei suoi rappresentanti più noti in tutta la scena mondiale è JR, 27enne fotografo il cui nome e volto restano sconosciuti a causa dell’illegalità in cui opera ed anch’egli fruitore della più grande galleria d’arte del mondo: la strada.

JR è rimbalzato agli onori delle cronache nel 2006 dopo i tumulti dell’anno precedente nella banlieue di Parigi, quando decise di immortalare le smorfie dei beurs che la abitano e farne delle gigantografie da attacchinare sui muri dei quartieri più borghesi della capitale sbattendo in faccia ai francesi una scomoda realtà.

Nel 2007 invece lo street artist ed il suo amico Marco Berrebi lanciano il progetto Face to Face che prevede la scandalosa presenza di enormi manifesti di ritratti palestinesi sulla porzione di muro israeliana e viceversa.

Il 12 gennaio 2011 uscirà invece nelle sale il film di JR “Women are Heroes”, opera che comprende anche un libro, una mastodontica esposizione pubblica lungo la Senna e varie mostre in diverse città, presentato al 63° Festival di Cannes con musiche dei Massive Attack e racconta lo straordinario viaggio di questo artista tra favelas e slum nel tentativo di dare un volto e un valore a donne sconosciute che abitano nei posti più poveri della terra e che lo stesso JR definisce “eroine quotidiane”.

Brasile, Sudan, Sierra Leone, Liberia, Kenya ma anche India, Cambogia e Laos sono i paesi scelti per far dialogare gli abitanti di questi posti poverissimi, coinvolgerli attraverso l’arte partecipativa favorendo il confronto attraverso un’operazione artistica pubblica e corale.

In particolare nello slum di Kubera in Kenya l’azione di JR si spinge fino alla compartecipazione artistica del passaggio del treno tra le baracche e le gigantesche fotografie con i ritratti delle donne che vi abitano sono realizzate in materiale impermeabile affinchè possano anche essere utili alla copertura dei tetti.

Con un’operazione quasi magica JR riesce a dare dignità e voce a tante donne sconosciute, spesso vittime di violenza e discriminazione.

Attraverso i loro volti e sguardi queste piccole, dimenticate figure femminili si raccontano davanti all’obiettivo dell’artista, svelano se stesse e si ingigantiscono fino a diventare immagini grandissime, simbolo e specchio della realtà in cui vivono, e poi elevate su tetti, ritratte su scalinate, muri e abitazioni fino ad essere visibili perfino dallo spazio.

Credo proprio che mi toccherà vederlo, questo film.

http://www.youtube.com/watch?v=xvcKq4HcRAM

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